Anche la Coldiretti di Frosinone è stata presente al Vinitaly. Il presidente Loris Benacquista ed il direttore, Gianni Lisi, hanno preso parte alla kermesse che si è conclusa ieri. Nello stand della Ciociaria allestito nello spazio della nostra regione – ha commentato il direttore Gianni Lisi – i vini della frusinati hanno trovato ancora una volta il giusto risalto e si sono ulteriormente affermati nell’apposito spazio espositivo realizzato in collaborazione dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Frosinone. Lisi, che ha rappresentato anche la Camera di Commercio di Frosinone in qualità di vice presidente – ha posto in risalto i numeri dedicati al settore vitivinicolo. “Con un aumento del 50 per cento in dieci anni nel settore del vino, trovano oggi opportunità di lavoro moltissime persone. Si tratta di figure impegnate direttamente in vigne, cantine nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, con ogni grappolo raccolto in campagna che è in grado di attivare ben 18 diversi settori nel nostro territorio – ha aggiunto Lisi. Tutto quanto ciò è emerso da uno studio della nostra organizzazione che anche in provincia di Frosinone ha fatto emergere la vitalità del comparto. Si guarda ora con curiosità ai centri di vinoterapia e l’arrivo di nuovi e curiosi prodotti che possono essere confezionati dal vino. “Stiamo lavorano alla capacità di individuare esperienze imprenditoriali creative che valorizzano lo storico legame del vino con il territorio e la tradizione sembra essere la ricetta del successo di molte attività correlate come dimostrano alcuni degli esempi esposti dalla Coldiretti al Vinitaly nel proprio apprezzato stand. Al di là dei risultati ottenuti dai nostri produttori (gran menzione per l’impresa Colletonno e Giovanni Terenzi) credo – ha aggiunto Lisi – che la crescita del settore del vino impone una riflessione sulle attività da proporre. I tempi sono maturi per una manifestazione alla quale Coldiretti sta già lavorando da tempo: una vetrina per tutti i vini ciociari che potranno essere acquistati e degustati cercando, soprattutto, di far incontrare i nostri produttori con quanti per diletto, per passione o solo per curiosità si potranno avvicinare al settore. D’altronde le attività poste in essere di recente dall’Aspin, dalla Provincia di Frosinone, da alcune associazioni di categoria oltre che dall’Ente Camerale anche mediante l’apprezzata guida ai vini, dimostrano il crescente interesse e la validità dei prodotti occorre predisporre delle azioni di sistema “Come lo era durante la fase di crescita economica, il vino rappresenta l’unico modello da replicare anche in una situazione di crisi della quale, nonostante le difficoltà, il vitivinicolo ciociaro risente meno di quello di altre zone e meno degli altri settori produttivi, perchè esprime i valori dell’identità e del legame con il territorio che nel mercato globale sono vincenti rispetto all’omologazione”.
I 18 SETTORI MESSI IN MOTO DA OGNI GRAPPOLO RACCOLTO (Elaborazioni Coldiretti)
1) Agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicità, 17) informatica, 18) bioenergie.