10 Maggio 2010
Vertenza latte

“Il latte oggi viene pagato meno di venti anni fa. Tutto quanto non è possibile e non è più tollerabile. Occorre divenire protagonisti della filiera ed i nostri imprenditori sono pronti a farlo, intendono metterci la faccia con noi”. A parlare è Gianni Lisi che lancia anche in Ciociaria la vertenza latte che come sede Coldiretti regionale vedrà una mobilitazione forte il prossimo 18 maggio a Roma nei confronti della Centrale del Latte dove va a finire una percentuale elevata del latte ciociaro. Se l’atteggiamento della Centrale del Latte di Roma non cambia l’organizzazione più rappresentativa in Ciocioaria e nel Lazio oltre che in Italia e in Europa lancia anche una provocazione. Provare ad acquistare la Centrale non per lucrare ma per far rispettare i sacrifici dei produttori che con passione, abnegazione e con qualità lavorano intensamente, da sempre ogni giorno (festivi compresi). “Per provare a percorrere questa strada, ovviamente, - continua Lisi - chiediamo aiuto anche alle istituzioni”. Infatti nella compagine della Centrale del Latte ad oggi, per esempio, esiste già il comune di Roma (oltre il 6% di quota) ma pure la Regione Lazio e la Provincia di Roma  posseggono delle quote minoritarie. “Noi siamo disposti ad acquistarla la Centrale per continuare il processo di trasparenza, sicurezza alimentare e rintracciabilità e anche per dare dignità agli sforzi dei produttori ciociari e laziali. L’obiettivo è prestigioso e difficile ma non impossibile. D’altronde così i produttori non possono andare avanti”. Il problema principale resta quello di un contratto che da anni, ormai, purtroppo, penalizza i produttori che non sono attori della discussione ma che, inevitabilmente, subiscono quanto scaturisce da trattative sempre più in negativo per gli allevatori. Quest’anno, per esempio, ai produttori arriva un centesimo e 70 meno dell’anno scorso. “E’ inaudito che per ogni litro messo in vendita a oltre 1 euro e 60 agli imprenditori arrivino solamente 0,35 centesimi per litro. Una miseria davvero, venti anni fa si guadagnava di più. Così neppure si coprono i costi di produzione. La situazione non è tollerabile e siamo pronti a manifestazioni eclatanti. Nel Lazio  i soci Coldiretti sono oltre 32.000, in Ciociaria più di 10.000; di questi circa 1.000 producono il latte arrivando ad una quantità di oltre 402.000 quintali senza considerare l’indotto .Coldiretti si è organizzata a Frosinone e nel Lazio come Unci, per aggregare le cooperative e le associazioni per fare un progetto comune di vendita diretta, di valorizzazione e di rilancio del settore primario. “Le risposte di Campagna Amica con i mercatini – ha concluso Lisi - rappresentano una scelta apprezzata e condivisa dai cittadini consumatori che nella provincia di Frosinone, così come nel resto della Regione, sono della nostra parte e intendono contribuire per la nostra mobilitazione”.

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