17 Maggio 2025
Cibo e Salute: Coldiretti rilancia la sfida contro obesità e cibi ultra processati

Questo è stato uno dei temi al centro del convegno “Cibo e salute, tra tradizione e innovazione” che si è tenuto oggi a Latina, in Piazza del Popolo, dove si è svolta una grande festa per i cittadini con musica, incontri, giochi per i più piccoli e con il cibo a fare da filo conduttore. L’incontro sul palco centrale ha visto la partecipazione di Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti, Giancarlo Righini, assessore della Regione Lazio, Riccardo Fargione, direttore Fondazione Aletheia, Debora Rasio, oncologa, nutrizionista, ricercatrice Sapienza Università di Roma, Silvia Pecere, dirigente medico UOC Endoscopia digestiva chirurgica Policlinico A. Gemelli, Sara Checchelani, chef ristorante stellato “Materia prima” di Pontinia, con i saluti iniziali affidati a
Daniele Pili, Presidente Coldiretti Latina e le conclusioni a David Granieri, presidente Coldiretti Lazio e vicepresidente Nazionale.
I dati emersi hanno evidenziato l'urgenza di promuovere un'alimentazione sana e naturale, contrastando la diffusione dei cibi ultra formulati. Questi ultimi, spesso ricchi di zuccheri, grassi saturi e additivi, sono associati a numerosi effetti negativi sulla salute, tra cui obesità, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro.
Coldiretti sottolinea l'importanza di introdurre cibo sano e di qualità nelle scuole, negli ospedali e in tutti quei luoghi dove va tutelata la salute di tutti. L'Italia vanta eccellenze riconosciute a livello mondiale in termini di qualità, sostenibilità e sicurezza alimentare. I prodotti italiani sono tra i più controllati in Europa, con oltre 11.300 campioni analizzati dalle autorità.
“È fondamentale un impegno concreto delle istituzioni – spiega il segretario generale Coldiretti, Vincenzo Gesmundo - per garantire l'accesso a cibo sano e genuino, a partire dalla ristorazione collettiva pubblica. Solo così possiamo costruire una cultura alimentare solida, capace di proteggere la salute dei cittadini. Vanno riviste le normative doganali sui cibi -aggiunge - che attualmente permettono a prodotti alimentari trasformati in Italia di essere etichettati come 'Made in Italy', anche se la loro origine è estera. L'attuale codice doganale sull'origine dei cibi consente, infatti, attraverso l'ultima trasformazione, di far diventare un prodotto straniero magicamente italiano. È fondamentale - conclude Gesmundo - introdurre l'obbligo di indicare l'origine in etichetta su tutti i prodotti europei, al fine di contrastare pratiche ingannevoli e proteggere la filiera agroalimentare italiana e abolire la regola dell'ultima trasformazione sostanziale del codice doganale, che consente, ad esempio, al concentrato di pomodoro cinese con una sola aggiunta di acqua di diventare passata tricolore”.
“Oggi la cattiva alimentazione costa al nostro Paese 12 miliardi di euro l’anno di costi sanitari – sottolinea Riccardo Fargione, direttore Fondazione Aletheia - per curare una serie di patologie croniche non trasmissibili, dovute ad una scorretta alimentazione. Pensiamo al tema dei cibi ultra-formulati o ultra-processati, che si stanno affermando notevolmente nelle nuove generazioni, come snack salati, dolci, merendine, bevande gassate. In un energy drink possiamo trovare fino a 10 bustine di zucchero e il quantitativo di quattro tazzine di caffè. Dobbiamo partire da questi dati per capire che la prevenzione nasce anche a tavola, anzi, nei campi”.
All’evento ha partecipato anche il sindaco di Latina, Matilde Celentano. “Siamo partiti dalla provincia più agricola del Lazio – spiega il presidente di Coldiretti Lazio e vicepresidente nazionale, David Granieri – a Latina si produce il 50% del reddito agricolo regionale. Oggi ci confrontiamo su cibo e salute. Non esiste cibo, se non c’è un’agricoltura di qualità e non esiste salute, se non c’è un cibo di qualità. Latina è il primo esempio di una serie di iniziative che faremo in tutte le province”.
“E’ la prima volta che organizziamo un evento così importante – spiega il presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili– proprio per mettere al centro l’agricoltura pontina. Un’agricoltura fatta di eccellenze, l’obiettivo è quello di trasmettere l’importanza di una sana e corretta alimentazione. Il cibo è salute, cultura, territorio e tradizione”.