L’agricoltura ciociara così come quella laziale e nazionale fa segnare una riduzione stimata del 5 per cento del valore aggiunto reale su base annua per effetto del calo del 3,2 per cento la produzione totale agricola e del crollo dell’11,1 per cento dei prezzi riconosciuti agli agricoltori. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi al 2009, in riferimento ai dati Istat sull'andamento del Pil in Italia che nel 2009 fa registrare un calo del 4,9 per cento, il peggiore dal 1980.
“Nel 2009 si è verificata una forte contrazione nella produzione delle coltivazioni vegetali del 4,3 per cento e un calo dell’1,2 per cento nelle attività di allevamento ma - sottolinea Gianni Lisi direttore della Coldiretti di Frosinone- particolarmente pesante è stata la riduzione dei prezzi alla produzione agricola rispetto all’ anno precedente. Se in media la riduzione è stata del 11,1 per cento un vero crollo si segnala per i cereali, che hanno subito una flessione del 28,2 per cento e i vini, in calo del 19,5 per
cento, ma contrazioni significative sono state registrate - precisa Lisi - anche per la frutta (-13,4 per cento), per l'olio d'oliva (-13,2 per cento), per il latte (-11,4 per cento) e per i suini (-6,0 per cento). Si tratta di un trend negativo, nonostante il prezzo medio al consumo degli alimentari e bevande sia aumentato dell’1,8 per cento nel corso dell'anno, a conferma le pesanti distorsioni che permangono nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola e che danneggiano agricoltori e consumatori.
La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l'obiettivo di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire attraverso la rete di cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo.
22 Febbraio 2010
Analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen