LIPE, spesometro ed esterometro: scadenze a fine febbraio
Il prossimo 28 febbraio è il termine ultimo per l’invio dello “spesometro”, ovvero la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, delle note di variazione e delle bollette doganali relative al quarto trimestre 2018 (o al secondo semestre 2018).
Entro lo stesso termine si dovrà provvedere all’invio dei dati relativi alle fatture emesse e ricevute per cessione di beni e prestazioni di servizi verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato (esterometro) relative al mese di gennaio 2019, nonché all’invio delle liquidazioni IVA periodiche relative al quarto trimestre 2018 (LIPE).
Tralasciando gli adempimenti connessi allo spesometro che, con l’introduzione della fattura elettronica andrà definitivamente in “pensione”, dopo quest’ultimo invio e quelli relativi alla LIPE (o liquidazione iva periodica) i cui adempimenti sono ormai consolidati, vogliamo illustrare il nuovo obbligo dichiarativo rappresentato dall’esterometro.
Perché l’obbligo dell’esterometro
L’introduzione della fattura elettronica con decorrenza 1° gennaio 2019 ha di fatto abolito lo “spesometro”. Dal sistema restavano però escluse le fatture emesse e ricevute relative alle operazioni intrattenute con soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato.
Il nuovo adempimento assolve questa funzione: monitorare le operazioni estere escluse dalla fattura elettronica come strumento di prevenzione e controllo delle frodi fiscali.