12 Febbraio 2013
Lotta ai sofisticatori

Lotta ai sofisticatori. Ancora una volta Coldiretti a tutela dei cittadini-consumatori torna a sottolineare l’importanza dei controlli nel settore agro-alimentare. Da qualche giorno è diventata realtà la ‘Legge salva olio made in Italy’, strumento attraverso il quale ‘smascherare’ tutti i ‘finti promotori’ dell’olio ciociaro e laziale oltre che italiano che “parlano bene e razzolano male”. Anche nella provincia di Frosinone Coldiretti auspica che ci siano sempre più analisi da parte dei laboratori pubblici per i raffronti chimici ed organolettici del caso e verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. “Il Governo di oggi e di domani deve senza alcun tentennamento esigere che venga applicata senza se e senza ma la ‘legge salva olio made in Italy’, pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, unico strumento a disposizione del territorio italiano per tutelare l’olio extravergine dagli attacchi dei ‘soliti furbetti e truffaldini’ che con la scusa delle esigenze del ‘Signor Mercato’ si sentono autorizzati a spacciare per ‘made in Italy’ oli stranieri, spesso deodorati, manipolati chimicamente, colorati con la clorofilla e chi più ne ha più ne metta. Il provvedimento ‘salva olio made in Italy’ non è stato ‘sconfessato’ dall’Unione Europea, è Legge e come tale va applicata su tutto il territorio nazionale. Ingenerare dubbi e sospetti sulla effettiva validità del provvedimento è irresponsabile e non fa altro che nuocere all’’olio extravergine di oliva, bene comune di tutti gli italiani”, E’ duro il Presidente di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone, contro i continui rumor, messi in giro ad arte per indebolire un provvedimento che vuole smascherare le truffe nel comparto dell’olio. “Bisogna finirla con le ‘insinuazioni’ – aggiunge il Direttore della Coldiretti di Frosinone,Paolo De Cesare – circa una presunta procedura di infrazione dell’UE contro le “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini’, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 31 gennaio scorso. Ci spiace deludere tutti i sostenitori dei ‘piccoli chimici dell’olio’ ma la Legge è in vigore e va applicata. Anzi, vanno meglio coordinati i controlli e inasprite le pene per evitare che lo straordinario olio ciociaro continui a subire i pesanti e irreparabili danni d’immagine sui mercati internazionali. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino  al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento.
 

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