27 Settembre 2014
LATTE OVINO

“Parola d’ordine per allevatori e cooperative: la sinergia. Quella sana, scevra da condizionamenti e rendite personali”. Così Saverio Viola, direttore della Coldiretti di Frosinone, che ha così commentato l’esito di diverse riunioni ed incontri che si sono tenuti nelle scorse settimane con al centro dell’attenzione proprio il settore ovicaprino. Numeri da primato per il comparto nell’intera regione e significativi anche in Ciociaria con famiglie intere impegnate ed un indotto da cifre stellari. “In questi momenti di confronto sono nate proposte che abbiamo tradotto in fatti” – chiosa Viola. Dopo un incontro informale, avvenuto prima di ferragosto, con diversi presidenti delle cooperative laziali tra le più rappresentative per quanto riguarda la raccolta e commercializzazione del latte ovino, è seguito un altro incontro, questa volta ufficiale, tenutosi presso la Coldiretti del Lazio, alla presenza del presidente regionale di Coldiretti Lazio, David Granieri e del direttore regionale Aldo Mattia, nel quale si è cercato di dare un comune denominatore per quanto riguarda l’atteggiamento da assumere per la trattativa per il nuovo prezzo e quindi la nuova produzione. “Durante la riunione che si è tenuta a Roma – spiega Viola - in primis si è convenuto di sfatare e modificare l’abitudine che il prezzo del latte ovino debba essere trattato iva compreso, ma, come per tutte le altre merci, si ragioni per un prezzo esclusa iva. Al centro del dibattito del confronto il punto della situazione del mercato del latte ovino ed i suoi derivati, e delle strategie da usare, in considerazione di ciò è stato esposto il progetto FAI di Coldiretti (Firmato dagli Agricoltori Italiani) per poter dare valore aggiunto alle stesse aziende produttrici, ed oltre a questo è stato illustrata la disponibilità di alcune industrie trasformatrici alle quali interessa in maniera evidente il latte sano e tracciato. “Il percorso di Fai – ha aggiunto il presidente della Coldiretti ciociara, Vinicio  Savone - non è utile solo ai rappresentanti delle cooperative intervenute alla riunione ma anche per chi vende il latte per proprio conto. Oggi è indispensabile avere un atteggiamento lungimirante visto che le abitudini sul conferimento a soggetti che ogni anno, giocano sulle divisioni di produttori e cooperative, possono essere, con un sol colpo, cancellate in virtù degli interessi di altri gruppi nazionali ed internazionali che hanno bussato alle porte della nostra organizzazione e, tramite Coldiretti, chiesto confronto con le strutture cooperative per nuovi modelli di conferimento. D’altronde – conclude Viola - noi abbiamo un progetto e vogliamo tutelare solo il reddito delle imprese. Questa è la chiave di volta con la quale aprire un nuovo capitolo facendo gruppo anche con quanti fino ad oggi, dividendosi, hanno fatto il gioco di chi, al ribasso, non ha premiato gli allevatori con un prezzo dignitoso per un prodotto che è, e resta, di qualità”.

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