“Il nuovo caso di latte contaminato registratosi ad Anagni dimostra essenzialmente due cose: la prima è che i controlli sono sempre presenti e, grazie a questi, si tutela l’ambiente, gli imprenditori ed i cittadini”.
A parlare il direttore della sede provinciale della Coldiretti di Frosinone, Paolo De Cesare che argomenta: “Il secondo aspetto riguarda la tranquillità dei consumatori che possono acquistare i prodotti agricoli proprio in virtù della massima vigilanza ed allerta di quanti, preposti a verificare la salubrità dei prodotti e la vivibilità dell’ambiente, mantengono una guardia attenta, alta e scrupolosa in un territorio dove, purtroppo, solo con un’opera di bonifica importante e definitiva si riuscirà a ridare nuovo slancio all’economia. Su questo argomenta non si deve più indugiare per il rispetto delle imprese agricole che insistono nella zona, per le proprie famiglie per i cittadini-consumatori tutti. I controlli dei servizi veterinari, e degli altri uffici preposti alla vigilanza e al rispetto delle regole, che operano in provincia di Frosinone – aggiunge De Cesare – rappresentano un tassello particolarmente importante per la tutela dei cittadini. Come organizzazione, nel nostro progetto di filiera, la sicurezza alimentare è ai primi punti poiché rappresenta, per le imprese, una base di partenza dalla quale avviare, con impegno e passione, il percorso di tutela delle produzioni sane e genuine. Anche per questo poter confidare su controlli puntuali ed attenti non può che far piacere a quanti come noi hanno a cuore il settore primario. Valorizzare, tutelare e riqualificare la Valle del Sacco e la sua vocazione agricola, è l’obiettivo che auspichiamo. Un obiettivo che va perseguito con forza e determinazione insieme agli allevatori e agli agricoltori, perché proprio loro sono, e devono restare, il primo presidio ambientale della Valle e i protagonisti del suo riscatto”.
18 Ottobre 2011
CASO DI BETA-HCH