23 Aprile 2012
Candidati a sindaco della città capoluogo

Nei giorni scorsi la Coldiretti di Frosinone ha voluto invitare ed  incontrare i candidati a sindaco della città capoluogo. Alla riunione, alla quale hanno preso parte il direttore provinciale Paolo De Cesare ed il presidente facente funzioni Gilmar Mastroianni, hanno partecipato i candidati Marina Kovari, Enrica Segneri, Michele Marini e Nicola Ottaviani. A tutti è stato consegnato il vademecum dall’organizzazione agricola predisposto con i punti per i quali Coldiretti ha chiesto un impegno concreto. “Si tratta di argomenti da sempre a noi cari – ha detto De Cesare  - come quelli legati alla valorizzazione delle produzioni locali e alla possibilità di inserire qualche prodotto tipico nei bandi relativi ai menù delle scuole così come previsto dalla legge”. Illustrate da Coldiretti anche le opportunità legate alla legge di orientamento che permette, dopo apposita convenzione, di affidare lavori di manutenzione di strade fossi e canali, oppure del verde alle imprese agricole sia singole che associate. “Una legge fortemente voluta da Coldiretti che, non solo a Frosinone, ma anche nel resto dei comuni si potrebbe attuare – ha sottolineato De Cesare - offrendo risposte alle imprese e concreta collaborazione agli Enti locali che potrebbero anche risparmiare”. Il direttore dei Coldiretti si è poi soffermato sulla possibilità di individuare in città a Frosinone una zona adatta ad ospitare, in pianta stabile,settimanalmente il Mercato di Campagna Amica. “Si tratta – ha aggiunto De Cesare – di trovare un’area appetibile per i consumatori dove istituire il nostro mercato così come avviene in altre città del Lazio e del Paese. L’obiettivo è quello di accorciare la filiera garantendo prodotti sani, di certa provenienza ad un prezzo conveniente. La nostra idea è di individuare un’area centrale, magari nel centro storico, o comunque in un’area facilmente raggiungibile. ”Altro argomento oggetto di  attenzione e sul quale si è dibattuto a lungo quello legato all’IMU. “Per questa tassa – ha ricordato De Cesare -  abbiamo inviato a tutti i sindaci una nota ad inizio marzo nella quale abbiamo chiesto di applicare alle imprese agricole la tariffa minima”. Tutti i candidati presenti che hanno potuto dibattere sui singoli punti portati alla ribalta ringraziando Coldiretti per l’occasione di confronto e per l’attività che quotidianamente porta avanti per il settore primario garantendo la massima collaborazione a verificare i percorsi più adatti affinché si possano concretizzare le linee guida inserite nel vademecum di Coldiretti.


 

VADEMECUM COLDIRETTI FROSINONE PER I   CANDIDATI A SINDACO
 

L’AGRICOLTURA IN CIOCIARIA

I dati sono sempre più preoccupanti. Il valore aggiunto agricolo è in calo dello 0,5%, nel 2011 hanno chiuso centinaia di imprese agricole in tutto il territorio provinciale. Purtroppo a Frosinone,  così come nel resto del territorio, sono sempre più in crescita i numeri riferiti alle imprese in sofferenza,incapaci di far fronte al pagamento dei mutui contratti o in difficoltà nell’accesso al credito.  Mentre l'export agroalimentare continua a salire, sul fronte dei consumi interni le difficoltà sono tangibili. (e intanto vendiamo alle multinazionali estere i marchi italiani). La crisi generale e quindi il calo del potere d'acquisto delle famiglie sta determinando un vero e proprio cambio di mentalità nei consumatori. Una serie di nuovi comportamenti sintetizzati dall'indagine di Coldiretti e Swg su “Gli italiani e l'alimentazione nel tempo della crisi”: prima di tutto si taglia sulla qualità dei prodotti (a parte il biologico e i Farmer's Market, che continuano a crescere), con la crisi sempre più drammatica dei negozi tradizionali, con la sostanziale tenuta dei classici supermercati e con il vero e proprio trionfo dei discount.
Non è affatto un caso, in questo contesto, il drastico calo delle vendite dei filetti e dei tagli pregiati di carne. Poi si cambiano tempi e modi della spesa, dedicando sempre più attenzione e sempre più calcoli nella spesa alimentare e dando praticamente l'addio ai tradizionali acquisti d'impulso. Infine si risparmia semplicemente andando a tagliare sulla quantità degli acquisti. In generale (dati Istat per l'intero 2011) si parla di una flessione media per i generi alimentari dell'1,3%, e nel dettaglio: meno carne bovina (-0,1%), meno pasta (-0,2%), meno carne di maiale e salumi (-0,8%), meno ortofrutta (-1%), e persino meno latte fresco (-2,2%).E’ inutile sottolineare come, di regola, i consumi alimentari siano per definizione anticiclici e pertanto gli ultimi ad essere tagliati. Il calo registrato in tal senso la dice lunga sulle difficoltà economiche degli italiani.

I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA. LO SVILUPPO DEI FARMER’S MARKET
In tempi di crisi in Italia i Mercati di Campagna Amica sono cresciuti del 30 per cento, in controtendenza rispetto all'andamento generale che evidenzia un calo in tutte le forme distributive e per tutte le tipologie di prodotto, alimentari e non, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi a luglio 2011. Nel corso del 2010 ben 8,3 milioni di italiani hanno fatto acquisti nei mercati degli agricoltori di 'Campagna Amica' che oggi possono contare su oltre 800 punti di vendita presenti in tutte le regioni grazie alla partecipazione di 16mila produttori agricoli. In questo quadro come Coldiretti Frosinone dopo varie esperienze spot realizzate in occasioni di diverse manifestazioni sia nella parte alta che in quella bassa del territorio, crediamo siano maturi i tempi per individuare un’area dove almeno ogni 7 giorni poter organizzare, con una opportuna campagna promozionale, un vero e proprio Mercato di Campagna Amica. Le esperienze realizzate a Roma o a Latina oltre che in altre realtà geografiche del nostro Paese, dimostrano l’alto gradimento dei consumatori ed il successo in termini di vendita registrato dagli imprenditori agricoli. Anche a Frosinone sono diverse le aziende che hanno scommesso con successo, determinazione e passione sulla vendita diretta e Coldiretti Frosinone ha, tramite Agrimercato Frosinone, una sessantina di imprenditori che stanno puntando anche nella direzione della vendita nei mercati di Campagna Amica. Il mercato degli agricoltori a chilometri zero affascina clienti comuni perché offre un paniere di produzioni sane, coltivate con metodi tradizionali, immesse nei mercati con l’obiettivo di dare certezze circa la provenienza e a prezzi inferiori almeno del 30% sul prezzo medio del momento. La necessità di risparmiare garantendosi, nel contempo, l’acquisto di prodotti di qualità, spinge sempre più spesso il consumatore ad individuare nuove forme di approvvigionamento ed ecco che allora i mercati di Campagna Amica possono essere la risposta giusta alla domanda dei consumatori, rappresentando anche una risposta concreta di integrazione del reddito alle imprese agricole. I prodotti sono coltivati nelle terre degli imprenditori del territorio ed evitano lunghi viaggi inquinanti per il trasporto; e frutta e verdura sono più buone perché di stagione e appena colte.L’area che a nostro avviso potrebbe essere individuata potrebbe essere quella dei cosiddetti Piloni dove, una volta terminati i lavori di rifacimento, potrebbero trovare spazio i produttori di Frosinone e dell’hinterland che garantirebbero ogni settimana i propri prodotti. Ovviamente, anche altre aree potrebbero essere individuate allo scopo. Con la crisi, l'affermazione degli acquisti diretti dagli agricoltori è il frutto della ricerca della combinazione ottimale tra qualità, sicurezza e prezzo, ma anche della crescente percezione della responsabilita' sociale ed ambientale che ha ogni atto di acquisto. Nei mercati degli agricoltori di 'Campagna Amica' si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall'agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.

OBBLIGO DI UTILIZZO NELLE MENSE SCOLASTICHE DI PRODOTTI LOCALI
Al fine di garantire un’alimentazione equilibrata Coldiretti Frosinone , in linea con le importanti novità contenute nelle nuove direttive per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute, chiede  di arricchire l’offerta delle mense aumentando la varietà dei cibi proposti e favorendo l’utilizzo degli alimenti tipici della nostra provincia. Tutto quanto ciò tornerebbe utile anche per insegnare ai bambini, oltre ad un corretto regime alimentare, anche il valore della propria realtà territoriale e del mantenimento delle tradizioni. Inoltre, si chiede di puntare molto sulla stagionalità dei cibi per far sì che i ragazzi, attraverso le mense scolastiche, imparino a conoscere i prodotti del proprio territorio a seconda dei periodi dell’anno. Sicuramente questa iniziativa deve essere impostata al momento della predisposizione dei bandi che vengono redatti per indire la gara di appalto relativa alla fornitura dei prodotti gastronomici per le mense scolastiche. Troppo spesso nel recente passato per motivi vari si sono registrate polemiche sui pranzi somministrati in ambito scolastico. Anche per questo crediamo opportuna un’attenta valutazione della possibilità di inserire, anche solo percentualmente, alcuni dei prodotti tipici del nostro territorio. In tal modo garantiremmo qualità e salubrità ai nostri studenti offrendo anche un concreto sostegno all’economia del territorio. Altro obiettivo è la valenza educativa per le nuove generazioni, non solo prettamente alimentare ma anche culturale, di conoscenza e recupero dei principi della tradizione e della sana alimentazione. Inoltre, Coldiretti è impegnata nella promozione,unitamente al Ministero dell’Istruzione, del progetto “Educazione alla campagna amica”. Lo scopo è quello di avvicinare i ragazzi di elementari, medie e superiori al mondo rurale, creando una rete di aziende agricole opportunamente attrezzate per accogliere scolaresche, gruppi e famiglie e tutti coloro che sono interessati a ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi che si consumano ogni giorno, nonché i servizi che possono essere offerti dall’impresa agricola.

LEGGE DI ORIENTAMENTO

Il decreto legislativo 228/01 per il settore agricolo si compone di cinque capi per complessivi 36 articoli e disciplina la maggior parte degli oggetti previsti dalla legge n. 57, non risultando regolamentate alcune materie, in particolare quelle sul lavoro e la previdenza. Oltre alla trasformazione, commercializzazione e vendita diretta dei prodotti, prevede che le aziende agricole possano svolgere, a determinate condizioni, anche attività cosiddette connesse come la fornitura di servizi (lavori in altre aziende agricole, o convenzioni per sgombero neve, manutenzione del verde, ecc.). L’agricoltore dispone quindi di nuove opportunità per la crescita dell’azienda attraverso attività, che consentono di acquisire maggiore valore aggiunto e quindi maggiore reddito. Per la prima volta nello scenario legislativo italiano si indicano quelle che devono considerarsi attività proprie di un impresa agricola “multifunzionale”:sistemazione e manutenzione del territorio; salvaguardia del paesaggio agrario e forestale; cura e mantenimento dell’assetto idrogeologico; promozione delle vocazioni produttive del territorio. Tali servizi possono essere svolti anche a favore della pubblica amministrazione con apposite convenzioni
derogando dalle vigenti norme sugli appalti. L’articolo 15 della Legge di orientamento stabilisce, infatti, che le Pubbliche Amministrazioni possano stipulare convenzioni dirette con gli imprenditori agricoli anche in deroga alle norme vigenti fino al limite massimo di euro 50.000, nel caso di imprenditori singoli e 300.000 euro nel caso di imprenditori in forma associata. Tenuto conto delle novità introdotte dal suddetto articolo sono state predisposte tipologie di atti amministrativi e contratti per facilitare lo svolgimento da parte di Enti Locali dei procedimenti di individuazione dell’imprenditore agricolo contraente a cui affidare in via “preferenziale” l’esecuzione di lavori o la fornitura di servizi per il perseguimento delle finalità della legge.

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