“E’ necessario che la Regione Lazio acceleri i tempi sul PSR (Programma di Sviluppo Rurale). Le aziende agricole hanno pagato fin troppo, in termini di competitività, gli enormi ritardi che si sono accumulati in questi 4 anni. Per il settore i contributi europei sono determinanti per programmare una strategia di crescita e sviluppo aziendale quanto mai importante in un comparto in continua evoluzione e sempre più ad alto tasso tecnologico che necessita di ingenti investimenti. Serve quindi un netto e rapido cambio di passo, sulla scia di quanto fatto dalle altre regioni, perché siamo fermi a meno della metà delle 17 misure previste dal PSR, tra l’altro con risorse sostanziose assegnate al comparto industriale a cui è stata data, inspiegabilmente, la priorità. A riguardo, ribadiamo con decisione quanto già affermato: i soldi degli agricoltori devono essere assegnati agli agricoltori. Possibilmente nel più breve tempo possibile.

Alcuni settori, in particolare, vivono un momento estremamente difficile, a partire da quello zootecnico con prezzi ben al di sotto dei costi di produzione che calpestano la dignità degli allevatori, sottopagati dalle industrie. Per questo abbiamo chiesto la revisione del testo unico del commercio alla Regione affinché il prezzo possa essere facilmente adeguato. Altro intervento di semplice attuazione, a sostegno del settore ovicaprino e al fine di migliorare le condizioni di allevamento, è la riapertura della misura 14.1 del PSR relativa al benessere animale. Criticità che vanno affrontate subito, in un contesto reso ancora più problematico dai cambiamenti climatici, con eventi atmosferici estremi sempre più frequenti che danneggiano le imprese agricole, dalle bombe d’acqua di agosto fino alla grandinata record di domenica scorsa”. - Lo comunica David Granieri, presidente di Coldiretti Lazio.